giovedì 20 settembre 2012

Sostenibilità ambientale: qualche principio

Amo viaggiare, anche se ultimamente ormai lo faccio per partecipare a concorsi...e farmi una vacanza!
In fin dei conti perché no?! Sono disoccupata, provo a cercar lavoro anche sotto i sassi quindi perché partire speranzosa e poi rimanere comunque disoccupata, depressa e con qualche soldino in meno?
Così ormai le mie vacanze coincidono con i luoghi in cui faccio i concorsi: almeno posso dire di aver visto un posto nuovo! :)
L'ultimo in ordine di tempo è stato a Forlì (FC), e così ho preparato la mia brava valigia e son partita in treno da Ventimiglia (IM) direzione Romagna: a parte il fatto che devo ancora capire perché Trenitalia mi debba far prendere un Intercity fino a Milano, per poi cambiare, prendere una Freccia Rossa fino a Bologna e poi da lì ricambiare di nuovo e prenderne una Bianca fino a Forlì...ho girato mezza Italia e speso un botto!
Comunque sono sui miei bravi treni e mi guardo il mio biglietto: carta riciclata e una informazione sul retro che mi comunica quanta anidride carbonica non c'è in giro grazie alla mia scelta.
La mente vola e si va a schiantare contro il ricordo della Carta dei Principi per la Sostenibilità Ambientale di Confindustria, una di quelle carte a cui un' azienda aderisce volontariamente e se non lo fa...beh...niente, appunto è volontaria! Queste cosucce mi piacciono: nel 2009 avevo riportato sul mio blog personale degli stralci del "Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni" e mi ero fatta delle grasse risate, ora permettetemi di riportarvi i 10 “Principi” per 10 “Impegni” della suddetta carta:

1. “Conseguimento di obiettivi di sostenibilità ambientale nel breve, medio e lungo periodo”
Porre la tutela dell’ambiente come parte integrante della propria attività e del proprio processo di crescita produttiva.

2. “Adozione di un approccio preventivo”

Valutare l’impatto delle proprie attività, dei propri prodotti e servizi, al fine di gestirne gli aspetti ambientali secondo un approccio preventivo e promuovere l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili.

3. “Uso efficiente delle risorse naturali”
Promuovere l’uso efficiente delle risorse naturali, con particolare attenzione alla gestione razionale delle risorse idriche ed energetiche.

4. “Controllo e Riduzione degli impatti ambientali”
Controllare e, ove possibile, ridurre le proprie emissioni in aria, acqua e suolo; perseguire la minimizzazione della produzione di rifiuti e la loro efficiente gestione privilegiando il recupero e il riutilizzo in luogo dello smaltimento; adottare misure idonee a limitare gli effetti delle proprie attività sul cambiamento climatico; promuovere la salvaguardia della biodiversità e degli ecosistemi.

5. “Centralità di tecnologie innovative”
Investire in ricerca, sviluppo e innovazione, al fine di sviluppare processi, prodotti e servizi a sempre minore impatto ambientale.

6. “Gestione responsabile del prodotto”
Promuovere una gestione responsabile del prodotto o del servizio lungo l’intero ciclo di vita, al fine di migliorarne le prestazioni e ridurne l’impatto sull’ambiente, anche informando i clienti sulle modalità di utilizzo e di gestione del “fine vita”.

7. “Gestione responsabile della filiera produttiva”
Promuovere la salvaguardia dell’ambiente nella gestione della catena produttiva, coinvolgendo fornitori, clienti e parti interessate quali attori della propria politica di sostenibilità.

8. “Sensibilizzazione e Formazione”
Promuovere iniziative di informazione, sensibilizzazione e formazione, al fine di coinvolgere l’organizzazione nell’attuazione della propria politica ambientale.

9. “Trasparenza nelle relazioni con le parti interessate”
Promuovere relazioni, con le parti interessate, improntate alla trasparenza, al fine di perseguire politiche condivise in campo ambientale.

10. “Coerenza nelle attività internazionali”
Operare in coerenza con i principi sottoscritti in questa Carta in tutti i Paesi in cui si svolge la propria attività.

Sul sito di Confindustria esiste l'elenco delle aziende e delle associazioni che vi aderiscono e qui apro un dibattito: secondo voi questi principi sono utili? E le aziende elencate si possono dire veramente sostenibili?